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È il 1975 quando Salvatore Cossu arriva a Milano dalla Sardegna per cercare di costruirsi una carriera in una città che già allora era meta ambita per molti di quei giovani che partivano da tutta Italia con un sogno da realizzare.
Come molti, anche Salvatore aveva una sua passione, la cucina, e non perde tempo: decide di realizzare il suo sogno e di aprire immediatamente il proprio ristorante. La voglia di fare c’era e le capacità non mancavano, bisognava solo trovare un’idea brillante che potesse differenziare il suo locale dai moltissimi altri sparsi in tutta la città… ma anche quest’ultima non tardò ad arrivare.
Per un uomo abituato a viaggiare e che di luoghi diversi ne aveva visti tanti, ci volle poco tempo per capire l’anima di Milano, una città instancabile dalla doppia faccia: esiste infatti una Milano diurna abitata da una popolazione che non si ferma mai, da persone impegnate e concentrate sul lavoro. Una città che corre fino al calare della sera, quando rallenta per presentare la sua seconda faccia, quella notturna, fatta di gente a cui piace divertirsi, rilassarsi e passare momenti piacevoli tra amici davanti a una bel bicchiere di vino o a un boccale di birra.
Salvatore si accorse però che dopo una certa ora Milano spegneva tutte le luci e non offriva più alcun rifugio a questi nottambuli usciti dalle discoteche, dai pub, dai teatri o dai cinema. E a vagare insieme a loro senza meta per le strade deserte della città vi erano anche tassisti, personale dei locali o altri ristoratori e tutti quei lavoratori notturni che, terminato il proprio turno, volevano fare qualche risata con gli amici prima di tornare a casa, anche solo per scaricare le tensione della giornata lavorativa, ma non avevano un posto dove andare: era impossibile mangiare di notte a Milano.
La decisione fu presa: le insegne e le vetrine del suo ristorante sarebbero state illuminate fino all’alba e avrebbero fatto bella mostra nel buio della notte diventando così un faro per tutti i “nottambuli” milanesi.
Trovato un locale rigorosamente in centro, arredatolo con gusto semplice, rimaneva solo da scrivere il nome sull’insegna. Prima di arrivare a Milano Salvatore aveva abitato per qualche mese a Roma vivendo una breve ma bellissima esperienza lavorativa nel famoso e storico Ippodromo delle capitale: l’Ippodromo delle Capannelle. Ed ecco il nome…
In poco tempo il Ristorante Pizzerie Le Capannelle è diventato così il punto di riferimento di una città viva che non dorme mai e un esempio per i tanti che hanno provato a imitare la sua formula senza ottenere e nemmeno avvicinarsi al suo successo.
Dopo tutti questi anni il Ristorante Le Capannelle è diventato uno dei locali storici di Milano. Ambiente cordiale e giovanile, è l’unico ristorante della nostra città in cui puoi mangiare di notte una bella pizza come un piatto di spaghetti alle vongole o una fiorentina alla griglia. Il forno a legna come la nostra cucina rimangono aperte fino alle 6 di mattina!
Siamo anche grandi tifosi e ci piace guardare le partite con i nostri clienti, per questo abbiamo installato nella sala un grande schermo per la visione del campionato e della Champions League. Vieni anche tu a tifare con noi, più siamo più ci divertiamo!